giovedì 7 giugno 2012

Vini biologici in aeroporto

Fa un po' tristezza vedere come sono trattati i vini italiani in uno degli shop di enogastronomia dell'aeroporto di Roma Fiumicino.
Bottiglie impolverate, etichette errate (l'etichetta di un Amarone sotto a un Sagrantino), luci fortissime che colpiscono bottiglie che rappresentano il meglio della produzione italiana, anche in termini di prezzo, ovviamente!
Spendereste anche più di cento euro per una bottiglia conservata in queste precarie condizioni, tenuta in verticale sotto lo stress dei faretti (che oltre a illuminare riscaldano)? O forse si tratta di vini destinati ai turisti stranieri e allora che ci importa che poi, tornati a casa, potrebbero avere qualche dubbio sulle nostre produzioni di eccellenza?
Unico conforto, un vino biologico della toscana Fattoria di Gratena: un po' poco, ma meglio di niente!

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